Ancora una volta, i giochi sono fatti: il secondo buco del culo ci sarà e tutta la merda
ostruirà il cesso che si chiama Ticino. Per sturarlo, occorrerà l’esplosione contemporanea di tutti i pozzi di petrolio che trapanano il pianeta, ma è meglio non contarci. In piena tendenza suicida, il nostro avvilito Cantone si è allineato al resto della Svizzera e si appresta a piantare bandiere e a vuotare tasche per inaugurare un’opera che sta al progresso come un sarcofago alla vita. D’accordo, alla lunga saremo tutti morti, solo che qualcuno morirà dopo, tipo figli e nipoti e bisnipoti. Nell’attesa della morte, vegeteranno tra catrame e cemento, tra fumi e veleni. Non udranno nemmeno più l’amico treno che fischia così uau uau, poiché del treno ce ne siamo infischiati noi uau uau, visto che dell’Alptransit facciamo orpello (dopo che per decenni ha dato da mangiare ai soliti panzoni).
Il mondo non è compresso tra Airolo e Chiasso, ma i gas sì. La flatulenza dei due buchi del culo è effluvio per i condor che già sognano carcasse sulle quali arricchirsi. Consorzi, lobbies, trasporti mefitici, politici, economia di spolpamento già sognano come Zio Paperone e allora annotiamone i nomi per quando dovremo, o potremo, passare alla loro esecuzione, se mai ne avremo modo.
Ciò che era della Valle del Ticino, del Luganese e del Mendrisiotto resterà in qualche dagherrotipo in mostra nei musei sulle civiltà sepolte. Questo popolo subalpino, che non si accontentava frignando di essere subalterno ai fratelli d’Oltralpe, adesso è subumano, nel senso di un’evoluzione al contrario. In Ticino, del resto abbiamo tanti boschi incolti dove riparare, e per restare al sub, potremmo anche decidere di rintanarci sottoterra, così sopra potranno betonizzare tutto, laghi compresi. Ma prima ci toccherà spegnere il sole.
Un proverbio idiota dice: La speranza è l’ultima a morire.
Ma poi muore lo stesso.
Scusami figlia mia, se ti lascio una fogna invece di un prato fiorito.
gene
Postilla
Vorrei per te un cielo che non piange mai, una terra libera dove vivere in pace con gli altri. Un giorno verrà. Ti bacio.
