Mi hanno ripresa alla televisione, che vergogna, ma che gioia. Era la prima volta che
andavo a passeggio per l’Inghilterra seguendo la squadra della mia città. Mio marito e io, e chissà a casa cosa avranno pensato. Da Leicester a Sunderland è lunga, ma siamo partiti per tre giorni in auto e abbiamo visto posti che mai avremmo immaginato. Però io, non vedevo l’ora di entrare allo stadio.
Quando siamo arrivati, col biglietto che non avrei scambiato nemmeno con quello della Lotteria Nazionale, siamo entrati, abbiamo cercato i nostri seggiolini e ci siamo seduti. Mancava mezzora, i ragazzi giù nel prato facevano ancora ginnastica e corsa. Il signor Ranieri, elegante come sempre, passeggiava vicino alla tribuna, tranquillo e gentile. Per chi non lo sapesse, la nostra squadra è prima in classifica e non è mai successo, o almeno io non lo ricordo. Mi è sempre piaciuto il calcio e al nostro stadio ci sono andata molto da giovane, per niente quando c’era da crescere i figli, e sempre in quest’anno incredibile che ha messo a soqquadro la città.
Poi è cominciata la partita, e io mi divertivo e soffrivo, una cosa strana, come l’amore. Mio marito, più abituato, preferiva non parlare. C’era un bellissimo sole e si sentiva il profumo del mare, che noi a Leicester immaginiamo soltanto, piantati in mezzo alla campagna come siamo.
Quelli del Sunderland, con le loro belle maglie a righe bianche e rosse, non si davano per vinto, mentre noi, in blù, aspettavamo. Jamie Vardy, il nostro ragazzo di casa, con un braccio fasciato, sembrava dimenticato. Poi è arrivato un pallone lungo e tutta la gente vicina a me è saltata per aria. Ci ho messo un momento a capire che era un gol per noi e poi era tardi per saltellare, quindi ho tenuto la gioia dentro.
Quando la partita era quasi finita, un giovane del Sunderland ha tirato alto e ho capito anch’io che avevamo corso un grande pericolo. Mio marito era imbalsamato, ma mi ha spiegato che ora c’erano cinque minuti di recupero, una roba che si fa per il tempo perso prima e che stabilisce l’arbitro. Mentre riflettevo, ho visto Jamie partire da metà campo, rischiare di cadere per uno scontro con uno del Sunderland, e riprendere a correre. Non so quanto è durata quella corsa, ma tantissimo, e così stavolta me la sono proprio goduta e quando il nostro ragazzo ha tirato a porta vuota sono saltata in aria con gli altri, prima ancora che il pallone toccasse la rete. In quel momento, la televisione mi ha inquadrata, che vergogna, però fa niente.
Io non so se vinceremo il campionato, ma ho pianto di gioia, come il signor Ranieri. Mio marito non piangeva e faceva calcoli sulle prossime partite. Siamo tornati a Leicester leggeri come piume e adesso aspettiamo di vedere cosa succede e quale vento ci spinge.
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Postilla
A cinque partite dalla fine, il Leicester City è al comando del campionato inglese, con sette punti di vantaggio sul Tottenham. All’inizio del campionato, davano la squadra allenata da Ranieri come la prima candidata alla retrocessione e l’allenatore come il primo a essere esonerato. Jamie Vardy è il cannoniere del campionato. Assieme alla signora, aspettiamo di vedere cosa succede, come nelle fiabe.
