tuttologia in direzione contraria

L’incarico

Venne il giorno in cui ricevetti l’incarico di formare un Governo Mondiale. Cancellate le mondo nuovofrontiere agli Stati, spariti i vecchi nomi politici degli Stati stessi, ci trovammo tra le mani il pianeta libero. I soli confini erano i cieli, che lo spazio non l’avevamo colonizzato a causa dell’inadeguatezza dei nostri miseri mezzi aerei. Una fortuna e una sfortuna assieme. Non poter fuggire verso altri mondi provocò guerre, carestie e morti milionarie, ma nel contempo ci impedì di allargare le frontiere del male all’universo intero. Restammo qua, sulla terra, molto meno numerosi di prima, più bisognosi l’uno dell’altro e solidali di fronte alle necessità della fame e della sete. Governare tutto questo era un passo necessario per non ripetere gli orrori di un passato che ci aveva portato alla catastrofe, a un passo dalla distruzione totale.

I miei allievi, provenienti da tutto il mondo e che avrebbero formato il Governo, erano stati istruiti per lunghi mesi con valori quali la tolleranza, l’aiuto, la solidarietà e la condivisione delle risorse. Si trattava anche di ridisegnare la giustizia e la sua applicazione.

Preso dall’entusiasmo, spiegai agli allievi che loro avevano la possibilità di innalzare le loro vite e quelle di tutto il pianeta, animali compresi, oltre il possesso, la violenza e la materia. Mi sorridevano, parevano pronti. Per giorni li lasciai lavorare a una specie di decalogo, una Costituzione di linee generali e nette, da spiegare e sviluppare. Una tavola delle leggi fondamentali che eliminasse disparità e ingiustizie, che ponesse gli esseri viventi al centro dell’esistenza stessa.

Il giorno della disvelazione della Costituzione, due di loro non si presentarono per questioni personali. Gli altri, non molto imbarazzati dalle assenze, ripassarono gli appunti e quando dissi loro che potevano finalmente annunciare il primo passo del nuovo cammino, ratificarono il portavoce (una donna!, bellissimo, pensai).

Con voce ferma, la giovane ragazza espresse il primo punto del decalogo:

Pena di morte obbligatoria.

 

gene

 

Postilla

Bellinzona, martedì 5 aprile 2016. La speranza, quel giorno, cercò riparo senza trovarlo.


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