tuttologia in direzione contraria

Se l’anima pesasse davvero 21 grammi, come farebbe a contenere i nostri macigni? incudineFacciamo due conti. Morti, tradimenti, bugie, colpe, vendette, dolori inferti e subiti, abbandoni, dimenticanze, oblii, perdite, sconfitte, inganni, ipocrisie, malanimi, malinconie, tristezze, miserie, debolezze, omicidi, stupri, violenze multiple e protratte, malattie, e avanti per ore. Perderemmo tonnellate, se l’anima pesasse, e li perderemmo ancora prima di crepare. E se li perdessimo invece e davvero solo al momento di crepare, faremmo un buco fino in Nuova Zelanda. Calcolando ancora, siamo in tanti ad essere passati su questa terra e poi morti, e molti di noi sono qua adesso e altri ne arriveranno, quindi il pianeta dovrebbe essere sparito da millenni, a furia di essere crivellato dai pesi dell’anima. E invece no, siamo qua a far finta che la nostra essenza valga solo 21 grammi, come nel film e nei blog. Cazzate. Il fatto è che l’anima ce la siamo inventata noi per pararci il culo di fronte allo sterminio millenario di tutti gli altri esseri viventi, una superstizione tramandata di sacerdote in sacerdote, di padre in figlio e di amante in amato. Ma non esiste, l’anima. Ammesso che nell’istante in cui si passerebbe dalla vita alla morte perdessimo davvero 21 grammi, ebbene, sarebbe solo aria, l’ultima che soffiamo fuori dal nostro corpo avvelenato e sommamente ingannato. Altro che anima. Non ci credete? Guardatevi attorno, avessimo un’anima non vedremmo tutto questo immondezzaio, non ci sarebbero uomini che sopraffanno tutto e tutti, non ci sarebbero guerre e ingiustizie, stomaci avvizziti o enfi, gabbie o fosse comuni. E ci sono invece morti, tradimenti, bugie, colpe, vendette, eccetera. Tonnellate peserebbe, l’anima bella e santa, che passiamo la vita a tentare di salvarla, ma che non esiste, e per fortuna, almeno non ci sono alibi. Prendessimo atto di questo, saremmo davvero più leggeri.

 

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