Uno osserva il paesaggio e si dice: guarda che bello il Creato! E subito pensa al Creatore – disse il prete dalla cima della collina, saltando a piedi uniti sulla testa di Darwin con la certezza della santità. Parlava di pellegrinaggi e di posti dove ragionare non serve perché si sente il Creatore, come lo chiamava lui.
– Anche laggiù dove affondano barconi pieni di poveracci si vede il Creatore? – chiese l’Ateo al suo fianco, con una punta di amarezza trattenuta tra le gengive.
– È l’Uomo che distrugge se stesso.
– È l’Uomo che brucia altri uomini sui roghi? Che costringe alle abiure?
– Quelli sono errori.
– In nome di Dio, mi ricordo.
– La Chiesa ha già chiesto perdono.
– Dopo Cinquecento anni?
– Non è mai troppo tardi.
– Per chi è stato bruciato è diventato tardi molto presto.
Seguì un bel silenzio nel quale uno guardava il Creato e l’altro pensava.
– Quella distesa di cemento, è Creato? – chiese l’Ateo a bruciapelo.
– È l’Uomo che sfregia la perfezione.
– Ma non è l’Uomo la perfezione stessa, visto che secondo la dottrina è fatto a immagine e somiglianza di Dio?
– L’Uomo si autodetermina!
– E come mai allora ancora insegnate catechismo obbligatorio nelle scuole? Non potremmo far da soli, autodeterminati come saremmo?
– Per illuminare, per dare strumenti di conoscenza.
– Per questo c’è la ragione.
– La ragione non spiega tutto.
– Il catechismo sì?
– Nella Bibbia c’è tutto.
– Mettere tutto in un libro non sarebbe il frutto massimo della ragione?
– È solo la trascrizione della parola di Dio.
– Ma se tratta di fatti antecedenti alla scoperta di Dio stesso? Almeno citare l’ispiratore, suvvia.
– Gli scribi sentivano Dio, senza saperlo definire.
– Allora è un libro inutile e scritto da ignoranti.
– Stai bestemmiando.
– Dico di più. Se un libro è scritto da ignoranti, dato che non conoscevano l’inventore dei pensieri, non si può certo pretendere che diventino saggi i poveri lettori, quasi tutti analfabeti fino a metà del Novecento, tra l’altro. Una fortuna sfacciata.
– Smettila, la Fede non necessita ragione.
– Siamo al punto. La religione è una cosa trascritta da persone che ignoravano e trasmessa ad altri inconsapevoli, quindi è come se non esistesse. E senza religione non c’è Dio, semplice.
Il prete trattenne il respiro così a lungo che l’Ateo pensò che fosse morto. Gli mollò un ceffone, che riscosse il prete facendolo diventare tutto rosso. Respirò a fondo, ma prima che potesse aprire bocca, l’Ateo chiuse il discorso.
– Se le fa piacere, pensi pure che sia stato il Creatore a salvarla dal soffocamento. Non mi offendo.
E scese dalla collina a balzi, imitando l’incedere sincopato di uno scimpanzé.
gene
Postilla
Fra le diverse religioni le distanze sono talvolta così grandi che solo l’odio ogni tanto riesce a superarle.
Ivo Andrić, Racconti di Sarajevo, 1946
