tuttologia in direzione contraria

Over cinquanta

Giornate magnifiche, davvero. Dunque. È sabato e siamo a Maggia per giocare con i SuperOld Boys, ultima categoria agonistica prima della morte, riservata a chi ha passato i cinquant’anni disprezzando la salute. Un torneo per sancire l’attaccamento all’esistenza tramite calcio, nel senso del gioco, in questa categoria ignota. Battesimo trepidante, per questo c’è anche il Meo, a guardare. La nostra squadra annovera calciatori che ne hanno viste tante, ma non tutte. Per accorciare la cronaca, dico che alla fine della seconda partita mi affloscio su una sedia di plastica, tolgo le scarpe e osservo il calzettone destro intriso di sangue. Alluce schiacciato, con unghia frantumata. Prima di ciò, altre disavventure: azioni inceppate sul nascere, cottura di menti, gol spaventosi e subìti, imprecazioni vane e un rigore contro che ci fa perdere il secondo match all’ultima azione, caso mai.

Ma già da un antefatto si sarebbe dovuto intuire che poteva andar male. Spiego. Siamo lì a pallone flosciotiracchiare in porta per scaldarci prima del via e il Mansueto, al solito, svirgola d’esterno come un cavatappi difettoso. Tiretti che di solito muoiono a dieci metri dalla partenza, come ogive di carnevale. Gli faccio vedere come si colpisce di collo, al che lui dice che non è capace, ma io insisto stupidamente. Da notare che dietro la porta c’è la buvette, con gente assisa e totalmente disinteressata ai nostri drammi incanutiti o stempiati, o le due cose assieme. Bene. Il Mansueto cosa fa? Piazza il primo tiro di collo pieno della sua vita da impiegato, con forza inusitata. La palla sorvola felice l’asta, e plana…

Dove? Sul testone del Meo (unico giovane presente alla funzione) il quale, preso da una delle sue disquisizioni sui bus, nemmeno s’avvede della bomba e all’impatto perde la birra e il filo del discorso. Con rammarico e stizza della Maddalena, che dà la colpa a me come per il terremoto. Il Meo mi dice ancora bravo, serio e partecipe, neanche fossi io la vittima della pallonata contronatura del Mansueto.

Relegati poi all’ultimo posto, incassiamo fastidiosi incoraggiamenti del tipo “È solo la prima uscita”. Appunto. Cosa capiterà alla prossima?

 

gene

 

Postilla

Ti dico, avevo capito che la giornata era una di quelle storte. Quando mi sono messo la camicia è caduto un bottone, quando ho preso in mano la mia valigetta, la maniglia è caduta. Ti dico, avevo paura di andare in bagno.
Rodney Dangerfield


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