tuttologia in direzione contraria

Pirach inverséi

Quest’estate non ho visitato luoghi, non sono stato da nessuna parte. Lo dico perché tutti cateneve lo chiedete a vicenda: dove sei stato? Hai fatto vacanza? Ebbene no, nessun volo, nessuna apericena, nessun afterhours, nessuna coda. Nessun viaggio, tranne quello dentro la mia anima, che però è un tempo che mi prendo tutto l’anno, gratis e in buona compagnia. Beh, buona… a volte stare con se stessi è impegnativo e contradditorio, ma sempre leale, profondo e divertente. Mentre voialtri spiegavate sdraio o vi accodavate a griglie, io ho letto e discusso, a volte da solo, a volte con altri. Mentre voi tornavate alle vostre occupazioni di sempre, bofonchiando, con l’abbronzatura che stinge alla prima curva e la libertà oppressa, io sono andato avanti nelle verdi terre della mia anima, proprio come faccio il lunedì, alla fine del mese, in dicembre e in agosto. Mentre voi sospendevate la vita, dimentichi di miserie e sopraffazioni, come se l’estate fosse una lunga tregua, io mi sono occupato di sorvegliare ladri e mascalzoni che potevano agire indisturbati, tanto voi eravate al bianchino o alla pennichella. Tra l’altro, dico sempre “io”, ma siamo in buona compagnia invece, la compagnia dai pirach inverséi sense om ghèl. Potrei dire noi, ma non mi va di rappresentare altri alla cazzo. Ma ce ne sono di fratelli che suonano per il gusto, che contano storie belle, che spezzano il pane, che ridono senza bisogno di stare al sole di una riviera. Mentre voi vi sorprendevate per il burkini e ammiravate il coraggio dei sindaci e la tempestività dell’informazione, noi ricordavamo le nostre nonne. La mia, per dire, la vidi sciogliere per la prima volta i capelli bianchi lunghissimi quando sfiorava i novant’anni. Prima di allora, panét in tescte, fazzoletto in testa. Non credo le sia venuto in mente di andare al riale per il bagno, ma se fosse successo l’avrebbe fatto vestita. Quest’estate avete sfoggiato ninnoli e guardato culi, e chi se ne frega se avete figli o se siete in età pericolante. Io, noi, abbiamo coltivato peperoni e promosso Jannacci. Siamo meglio di voi? Certo. Mentre voi sognavate di voi, noi sognavamo gli altri.

 

gene

 

Postilla

Se per te è impossibile vivere solo, sei nato schiavo.
Fernando Pessoa


Lascia un commento