
in diseguale andare tra ontani
piedi veloci su foglie e sabbia
ti seguii e sapevo che lieve
un fremito nei lombi spronava
come vertigine di vigilia inquieta
capitolasti sulla rena ormai fina
di guardia all’acqua nel respiro
di infiorescenze puntute dai seni
sul tuo viso si affaccia rugiada
e discende in un gioco di perle
sfilate dal torpore d’estate
che tutto scioglie tutto ferma
tutto scuote con alito e brezza
e pioggia che sta per grondare
consegnàti all’umore africo
l’indistinto ci avvolgerà
gene
5 ottobre 2023
