tuttologia in direzione contraria

Denominatore comune

painting . A drawing of children of Armenians in 1915

Guerriglieri, soldati, combattenti, armigeri, fucilieri, fanti, cavallerizzi, spadaccini, arcieri, lancieri, cannonieri, aviatori. Guerrieri, poi, che viene usato per tutte le resistenze, anche le più miti, la malattia o la povertà, le delusioni d’amore o quelle sportive. Fateci caso: sono nomi che hanno costruito epiche letterarie, musicali, artistiche, fotografiche, la trama del cinema e l’intreccio dell’oratoria. Invece hanno un solo comune denominatore, e da qui a qualche riga ognuno può lanciare la sua soluzione.
Intanto, avanti. Eroi, ribelli, simboli, guide, trascinatori, capi, comandanti, generali, direttori, presidenti e segretari. Altra lista nella quale ci riconosciamo qua e là, fin dai tempi dell’Iliade o dei racconti davanti al fuoco. Il comune denominatore è sempre quello.
Ulteriore lista. Resistenza, resilienza, eroismo, abnegazione, disciplina, dovere, organizzazione, dedizione, coerenza, rispetto, orgoglio, fierezza, fascino, carisma, umiltà, ubbidienza, subordinazione e gli ismi di tutto. Denominatore, sempre quello e quasi ci siamo.
Altro? Forza, impeto, potere, difesa, attacco, imposizione, prestazione, vittoria, direttiva, dovere, impegno, lealtà, fermezza, onestà, verità, giustizia. Ora ci arriviamo.
Tutte queste parole che hanno riempito le vite millenarie dell’umanità, e ne mancano, sono state interpretate fino a cozzare l’una con l’altra e perfino con sé stesse. Ma se le mettiamo tutte assieme e cerchiamo il citatissimo denominatore comune, ci resta solo una parola.
Merda.

gene


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