tuttologia in direzione contraria

singulto di naufraghi

Ridere e ridere ancora, quando
da Samarcanda si dipartì e non era
via della seta per ciascuno di noi che
il mare medio fu solo nostro in senso
d’abbandono di giovani spose ridotte
ad abbraccio per figli lattanti e già
morti come i padri caduti alla difesa ultima
vana e dei naufragi alcuna allegria
Ridere e ridere ancora e perché? In salvo
ma in salvo per cosa in questa ignota
terra di anime aride e armati opliti
a guardia delle signorili cravatte a colori
Umani usurpatori e feroci, come
non s’usava per onore nell’Odissea pudica
d’Ulisse, il re naufrago e abbacinato
cosparso di piaghe e affronti di colpe
dimenticate, tra sabbie e marosi ormai
anneriti di sangue e abisso, di Calypso assenti
Ridere e ridere ancora e forse una speme
minuta che poggia sui cuori rimasti sepolti
in battigia a non battere più per gloria
di questa accidia che incendia gelida
le vie di un presente senza la vista
di terre, o almeno d’orizzonte linea
E si resta, scuri e spogliati, e nemmeno
prospetta un filo spinato, uno solo, di meno

gene

Anadiomene – Barbara Pietrasanta


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