tuttologia in direzione contraria

Lo sai che non siamo più niente

Certo certo certo. Trentadue anni passati senza battere un colpo, senza un commovente pullover fuori categoria, senza quella postura da ostacolo. Non lui, noi! Che cazzo è successo, che al massimo dello sdegno siamo andati in montagna? Sì, anche lui è andato in montagna, al suo paese, ma dopo averne fatte di giuste e ribelli e a ottant’anni, non a sedici o a trentadue o a sessantaquattro. Ci siamo rincantucciati in un angolino, a contare le miserie con la brama dei pidocchi, lamentando del poco, immaginando di più. A contare, capito? A contare! Cazzo! Ma non a contare come lampade accese nel buio, come aironi in volo, no, a contare il materiale, a misurare staccionate, a perimetrare, a occludere, a sorvegliare la roba, a difendere il lavoro di merda, a bramare i weekend con le mani in mano e che nessuno s’azzardi a chiamare se no spacco tutto.
Ma cosa vuoi spaccare… Pup di fochi! Se non i tuoi maroni già fracassati.
Guardatelo invece il Francesco, ritto sul cassero a chiedere se lo senti il rumore di favole spente, ma intanto e lì ed è chiaro che da lì non si passa. Non si passava. Adesso è tutto un transito nell’ora di punta di torleri, imbonitori, bugiardi, fomentatori e tu, tu, tu, io, io, noi, noi a non tentare nemmeno l’autostop. Non dico copertoni in fiamme sulla strada, ma almeno l’autostop per ordinare al borsone di turno che ti carica su di spegnere la sua musica di merda e sentirlo dire che è solo la tua opinione, con quel sorriso paterno e tu che gli dici che è un fatto, invece, e poi scendi.
Non si capisce nulla di quello che succede, e allora che si fa? Andiamo in piazza sì. Ma a pattinare, cioè, a vedere pattinare gli altri, che nemmeno lo slancio blando di rischiare per dieci minuti di divertimento attaccato alla balaustra per frenare, sia mai che l’assicurazione non risponda e poi addio vacanzina.
Trentadue anni così! Cazzo! A commentare senza scendere in pista contromano a spaccare tutto. Magari il maglione a coste non c’è, ma almeno le salopette che se anche ti spatasciano coi manganelli te ti senti bene, comodo. Non comodo come sul divano, comodo nella postura da rivolta, anche morto. Ma no, scusa, non dire cagate, ho il mercatino di Natale.

gene


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