
Ieri è morto Maradona, ma oggi torna Salah, che in certi momenti ne è la reincarnazione. Momo non avrà mai la personalità debordante del D10S, non sta in mezzo al campo a far passare tutto il mondo da sé per restituirlo trasformato nell’inconcepibile. Ma dalla fascia sinistra il suo sinistro inventa giochi che non si vedono da altri, spesso in piena corsa e ti chiedi: COSA?! Oggi per Salah c’è l’orrido Real Madrid, il paradigma dell’improntitudine, che quella volta in finale aveva mandato Sergio Ramos a spaccargli una spalla e andarsene impunito. Ma i tempi cambiano in peggio per i Ramos, per Salah no, è sempre il faro di noi romantici Reds. Salah in quindici partite stagionali con il Liverpool, che è al primo posto in tutte le classifiche, ha segnato 14 gol e offerto 15 assist. E non gli hanno ancora rinnovato il contratto che scade a giugno del 2025, miscredenti. A lui che giocherà per sempre in questo modo, anche con i capelli corti, altro che il Sansone devitalizzato. Se avessi un club, anche di Quinta, io una propostina gliela farei adesso.
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