tuttologia in direzione contraria

Ragionamento di Natale

Danedèe, Natale nella mia lingua. Ora che ci penso, potrebbe tradursi in Dare Denaro. Ecco, ma sì, alla fine tutto poi si riduce come la salsa del brasato, ma meno buono. Dare Denaro alla propria cerchia, di solito. Cerchia, come cerchio, Dare Denaro a vicenda, Danedass, e all’apparenza tutti più ricchi, ma in realtà tutti più poveri. In zona-Befana, con quel chiletto di adipe irrispettoso e in sovrappiù, già si pensa a Danefèe, Fare Denaro, belli proni alle esigenze con un’occupazione del 150 percento, straordinari gratis. Qualcuno a 0 percento. E già il pensiero di San Silvestro su Bontà e Progresso mostra una crepa come la faglia di Sant’Andrea. Ma forse il terremoto non viene, almeno non qui, non domani, mai. Per la prossima volta ci si promette il salto in lungo dal 23 dicembre al 7 gennaio, oltre presepi e alberi, con le sole palle ben aggrappate al pacco. Jingle Balls. Intanto, boi fest.

gene


Una replica a “Ragionamento di Natale”

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