
Due giovani cospiratori e perditempo fanno un piano di resistenza.
– Prendiamo a sassate le telecamere, tanto è carnevale e se abbiamo il pass è tutto a posto. Poi vediamo cosa c’è nel container dell’olio.
– Ma pensi che funziona ancora se è esausto?
– Niente è mai esausto! Quell’olio lì la mè nona lo usava per i fuìn. Lo pizzava in padella, aspettava e poi shhhhhhhh. Giù olio e padella tutto insieme. Vedevi come correvano.
– E se poi ci circondano e ci prendono per fame?
– Ma cosa vuoi che ci circondano, sono al capannone con la busecca, sono loro che hanno fame.
– Non sono convinto. Non sarebbe meglio la Vergine, tanto per scoraggiarli?
– Si può fare, come preliminare. Devo vedere dove ho la chiavetta e dare un’ingrassatina ai calcan. Semmai mettiamo su qualcosa degli Iron Maiden.
– Un mio amico dice che sarebbe bello far piovere binari appuntiti.
– Spetacolo! Ma ciola, pesano. Però in tre o quattro ce la facciamo.
– Solo che non li abbiamo.
– Già… Bon, possiamo appuntire i box che sono avanzati dal cemento armato a casa dei miei. Sono anche inruggiurenti e fanno venire il tetano.
– Ma tutta sta roba la buttiamo giù da dove?
– … eh… Peta…
– Non lo abbiamo un castello, gnanche piccolo, ganche un brocc di porscei.
– Cominciamo a tenerli in un boschetto, intanto che ci organizziamo.
– Se… Va che loro sono in quattrocento, pare.
– Ohhh! Esagera!
Poi si mettono a contare fino a 400: un numero davvero esorbitante. E rimandano il piano.
gene
Postilla
“Nella riunione operativa di aprile in cui si chiedeva di “valutare alternative fantasiose” a una resistenza di lunga durata degli autogestiti, s’ipotizzava di assediare l’ex Macello “prendendoli per fame, non consentendo l’approvvigionamento”. A inizio maggio in un incontro tra Stato Maggiore e municipali, la polizia informava che i molinari avrebbero potuto usare “dell’olio bollente” per respingere l’attacco.” (Fonte: area)
