
Le ragazze vanno in fragore per le armonie di Soleado e Lady Mary, mentre io sono lì pervaso dall’apertura implacabile di Hurricane. Ma alla pista di ghiaccio non si può mettere di fronte me e le ragazze, altrimenti dovrei ritirarmi su alla buvette a rimuginare galante e senza pattini, affranto e con una punta di invidia. Veniamo via dall’ombra di casa, noi, con le lame affilate male; e nel sole di Bellinzona siamo spaesati quel tanto che basta per essere sconfitti in partenza. Io capisco, ma come si fa?
E vedi le sorelle Ruiz che volteggiano con una prominenza da morena sospinta dalla faglia africana. Amparo e Rosita, lo sanno tutti, anche quelli come me che non piazzano una parola, una bionda e una bruna. Eh ciola, sono più grandi. E come opporre Dylan al Daniel Sentacruz Ensemble senza passare per sventurato davanti al tribunale della pubertà? Il vento è un tornado che sbriciola risposte.
Che poi quando ritorno all’ombra invernale del mio paesello, in Posta come profugo, il Nandel mi sfotte per i miei, virgolette, studi al ginnasio, “El Gim di Asan”. Lui e il suo reporter già avanti, l’elettricità e un Rixe inavvicinabile. Ma non combina molto neanche il Nandel, né con le sorelle Ruiz, né con altre, e allora posso ridere tanto nel pensarlo col cacciavite e stop.
È un giorno ancora corto, ma si suda girando in tondo alla pista senza cedere in frenate incerte e pattinando in stile cesso. Qualcuno va un po’ meglio e Rosita gli sorride sorpassandolo a doppia velocità e grazia multipla. C’è una gara improvvisa a legare i pattini di Amparo, unico momento di statico pareggio, due secondi in apnea.
Riparto in tondo e l’ultima cosa che ricordo è la faccia del Vicky in contromano. Mi ridesto in spogliatoio, pestato la crapa, mi dicono.
Da quel giorno devo concentrarmi e guardarmi le mani per capire la destra e la sinistra, e adesso è anche peggio, che si confondono per conto loro.
Ma resto fedele, senza più confronti inopportuni con Soleado e varie sparizioni. Mi tengo Dylan e i tempi cambieranno. Le sorelle Ruiz? Mai più viste. Saranno ormai vecchie e la pista al sole è perduta.
gene

3 risposte a “La pista di ghiaccio e altri affanni”
commenta c’è scritto,
che commento.,,mi mancano le parole (cosa non consueta)
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Si
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