tuttologia in direzione contraria

Della morte e delle conseguenze

Esterno bar – Sifone e Giottone siedono davanti al mare, nel solleone, forse dopo aver mangiato.

Dovrai poi lasciare tutto, a un certo momentino, anche la merda. Non conviene prepararsi adesso? – chiese Sifone.
Che faccio, cago? – rispose Giottone, con una domanda.
Se ci restiamo da pieni si rischia la brutta figura, l’ultima e irrimediabile. Molla.
Anche a non mangiare come fai te non si rischia.
Puoi farlo anche tu.
Ma gnanche. Finché posso mangio tutto.
Fai bene. È che però non lo non sai quando arriva lo stop, rischi grosso con la merda in corpo, che come detto non puoi portarti dietro e finisci per sbrodolarti davanti ai parenti e me le vedo le facce che fanno in quei casi. Bella l’eredità.
Ma non sei quello che l’eredità è un danno? – chiese Giottone con aria di sfida.
Eh, appunto. In ogni caso, se gli lasci indietro un orologio saranno infastiditi e non sapranno come spartirlo. Se gli lasci la merda non litigheranno, ma sai gli insulti e non reagisci gnanche.
Devo mettere anche la merda nel testamento, secondo te?
Mo vedi te, è una delle poche cose di cui siamo proprietari solvibili e la cui gestione è ampiamente fattibile tramite alcuni accorgimenti quotidiani. – disse Sifone, molto serio.
Sei diventato funzionario a parlare così?
Più chiaro, okay. Sono padrone della mia merda e del suo deflusso. Scrivilo.
Cazzo, che male… – disse Giottone portandosi la mano al petto.
Vai a cagare!
Corro!

gene


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