
Com’è bello Sonlerto a giugno
a due passi dall’estate,
il mattino fresco e sereno
quando il sole ancora aspetta
e la montagna giace
La Fracassi Race scatta
alle otto della mañana
e meraviglia con i rombi
e odori di benzina e olio
come autodromo silvano
Com’è bello Sonlerto a giugno:
i fragori dicono che sì,
senza l’uomo sarebbe foresta
di terribili silenzi oscuri,
strappati solo da cinguettii
e ululati, e bramiti, e stormire
Il Soffiatore alza steli residui
di fieno intriso a rugiada
Il Tosaerba magnificato
trascina spettri tra l’erbetta d’accademia
E alle nove è già caffè e notizie
oltre la flamme rouge,
tra sogni indistinti,
e toccherà al Generatore
occuparsi di toilette
Sporadiche lame o scuri
terranno indietro piante
ma nel vago pomeriggio
all’arma bianca
Il bosco domo,
il prato parco,
i fiori in umore
le api domestiche,
i cani antropici
Tutto è per voi
Com’è bello Sonlerto a giugno
a due passi dall’estate
quando il sole sorge
sull’operosità feriale
già compiuta e giusta
e imperversa la Pétanque
gene
