
Genetelli!? Sei pazzo?!
Il mio esercizio mattutino consiste nel chiamarmi per cognome, come a militare. Volume della voce a seconda se qualcuno dorme ancora oppure sta già per chiedermi cose. È una forma di intimità e un metodo per non ubbidire causa impegno con me stesso e le patologie.
E poi, tutti e soprattutto tutte (quante ti) si svegliano e si guardano allo specchio e si toccano ciglia sopracciglia guance naso labbra orecchie, o altre parti. Per capire come sono fatti o se esistono ancora una volta usciti dal sonno o dal sesso. Lo fanno anche dopo il pranzo, alla fine del lavoro (spesso anche durante), sul bus o allo specchietto dell’auto, ocio. Tutti si toccano e si guardano, riflessi nei vetri o sfogliando autoscatti di ieri o di dieci anni fa, a volte senza riconoscersi e lamentandosi.
Il Genetelli invece si chiama a voce alta e si chiede come va in fatto di mendrisiostar. E si dichiara sano, senza pensarci più fino al mattino dopo, vivendo ottimamente. Nel senso che: se io mi dichiarassi pazzo con la mia semplice autocertificazione vocale, quelli del naso, della faccia, dei selfie, eccetera, come dovrebbero definirsi? Anche con continue assoluzioni, darsi delle risposte accaventiquattro sarebbe comunque una faticaccia poco appagante, no?
Suvvia. Comunque, il metodo Genetelli è gratis.
gene

Una replica a “Metodo di autocertificazione, a gratis”
proverò a mettere in atto il tu’ metodo.
Ti farò sapere. Ciao
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