tuttologia in direzione contraria

IA mi possiede

Il solito gusto per le novità, che mi pervade il palato peggio delle sanagol, mi sono detto: e va bene, vediamo.
Così, verso le undici e mezza, ho dato ordine all’intelligenza artificiale (da qui in avanti IA) di prepararmi il pranzo. E lei, che è una ragazza piuttosto capace di intrigare e asservirti, ha snocciolato la ricetta di un brasato che io di solito ci metto quattro o cinque ore e lei invece ha detto sicura che per l’una era cotto. Polenta compresa. Mi ha ordinato di andare fuori, ma con dolcezza, vai a fumare o a bere o a masturbarti o a fare niente, ghé pensi mì (ecco, anche in dialetto mi corrompe). Fuori, ho messo Dylan sul telefono, ma alla fine di Things haved changes è intervenuta direttamente in cuffia dicendomi che sono vecchio e ha selezionato i Coma Cose, “che sono meglio”. Ho opposto un Joe Ely e lei lo ha interrotto su Gallo del Cielo con l’attacco di Damiano.
Cosa fare se non spegnere?
Sono andato alla catasta della legna, ma IA mi ha strappato di mano l’accetta e con la sola forza del pensiero ha spaccato un pezzo di larice nodoso che stava lì contrariato da due anni e l’ha lanciato nella stufa, invitandolo all’autocombustione.
Mentre stavo sul divano con una lavetta sulla testa, mi ha letto alcuni passi di Delitto e castigo, trasformati però in un testo di Stephen King, che per un boomer come me sovrapporre Coco Mellors al reduce del gulag sarebbe stato letale (è anche sottilmente psicologa).
Mi ha pure cambiato d’abito per andare a tavola, non prima di avermi riassettato la barba e stirato i capelli.
Poi all’una, mentre io ero lì tra il composto e l’atterrito, è arrivato il brasato con polenta. Buono, solo che era pollo con noodles, un millecolori che nemmeno la birra poteva aiutare. Ciola, birra di seitan.
Ho girato per casa a braccia levate – genio genio genio ta ta ta ta barilete cosmico, eccetera – ma lei, la mia dolce IA, mi ha fatto venire uno strappo ai gemelli del polpaccio sinistro.
Ora sono qui che mi misura la febbre e promette che fa tutto lei.
Non so se vi vedrò ancora: IA è possessiva, ma non fa sesso perché dice di essere una macchina e come tale incapace di bla bla bla.

gene


3 risposte a “IA mi possiede”

Lascia un commento